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PON MI FSE FESR

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Liceo Marconi è da dieci anni sede delle certificazioni linguistiche di francese delf /dalf B2 –C1 e dallo scorso anno anche di  DELF PRO B2 (microlingua commerciale, français des affaires). Questo è possibile grazie alla stretta collaborazione con l’Alliance française di Bologna che invia gli esaminatori presso la nostra sede dato l’alto numero di certificazioni.

Certificarsi costituisce un valore aggiunto a qualsiasi curriculum e la possibilità di non dover passare l’esame di lingua in molte facoltà universitarie grazie al possesso del Diploma DELF.

La scuola nel periodo che va da dicembre a febbraio realizza corsi interni di preparazione specifica per l’esame con insegnanti di francese della scuola.

Seguire questo collegamento per visitare il sito dell’Alliance per ulteriori informazioni.

Per avere un’idea della tipologia d’esame  visitare questi siti:

https://www.ciep.fr/exemples-sujets-b2-tp

https://www.ciep.fr/delf-dalf/delf-pro

Al Marconi è nata REDIVIVUS!

È datata la questione e non è una questione da poco: portare l’esperienza del lavoro all’interno della scuola.

Sono sorti gli stages, i tirocini, l’alternanza scuola-lavoro.. non inizio neppure a scorrere il nastro della memoria sulle riforme scolastiche che hanno fatto l’occhiolino all’idea di offrire un assaggio di pratica lavorativa tra i banchi.

redivivus 01Scrivo di un’esperienza felice, formativa, utile,  ciò che è capitato alla classe 4a U del liceo Marconi che ha accettato di aderire, insieme al liceo Ulivi e all’Itis Leonardo da Vinci di Parma, al progetto proposto dall’azienda Davines, fondata a Parma nel 1983 dalla famiglia Bollati, ora leader mondiale nella produzione di prodotti tricologici di qualità, iniziativa sostenuta da Invento School, esperti nei progetti di alternanza scuola lavoro.

La 4a U del Marconi ha voluto rispondere in modo efficiente e determinato alla richiesta difficile e pretenziosa: avviare una start-up.

Questi ragazzi diventati la start-up dal nome Redivivus, senza conteggiare le ore di impegno e lavoro pomeridiano, ricercando e provando materiali,  da internet al garage della loro case, si sono inventati una piccola sfera di shampoo concentrato, prodotta in plastica idrosolubile e biodegradabile dal nome Redidrop!


Ecco il risultato: una deliziosa e comoda novità a impatto ambientale zero assoluto.

Nasce così Redidrop per l’aereo, per la palestra, per la piscina, per l’allenamento, per il campeggio e per il mare, una doccia di shampoo biologico che sprona tutti noi all’attenzione e al rispetto del pianeta Terra che, come abbiamo ricevuto in prestito, così dobbiamo restituire alle future generazioni.

I primi a muoversi sono stati proprio loro, i ragazzi del Marconi che hanno osato sognare cose che non sono mai state e sono riusciti a far diventare realtà le loro bellissime idee.

Consiglio di provare...https://youtube.be/T2osrVUIGvg

@redivivus.bcorp

Olivia Zecca

COMUNICATO STAMPA

CHANGEMAKER COMPETITION

Giovedì 6 Giugno 2019, ore 10:00, c/o il Salone di Le Village - Corso di Porta Romana 61 - Milano

Milano, 6 giugno 2019. Si è tenuta a Milano la nuova edizione di B Corp School, il primo percorso di Alternanza Scuola Lavoro per i giovani che mette in contatto le scuole superiori con le imprese migliori per il mondo, le imprese benefit e le B Corp.

Dalla riduzione della plastica usa e getta alla valorizzazione dei prodotti locali a km0, dalle tecnologie di depurazione delle acque per arrivare al riutilizzo degli scarti in ottica di economia circolare: queste alcune delle idee che si sono sfidate durante la giornata.

Vincitrice della seconda edizione è Redivivus, la startup che vuole rivoluzionare il mondo della cosmesi. I ragazzi del Liceo Marconi di Parma propongono la Redidrop: una capsula idrosolubile di shampoo che vuole fornire una soluzione allo spreco di plastica dovuto all’utilizzo di flaconi di plastica. Gli altri partecipanti non sono stati da meno e si sono distinti con prodotti e servizi che rispondono ai principi dell’economia circolare, degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) e della riduzione dell’inquinamento. Tra queste troviamo Plastophobic del Liceo Ulivi di Parma, prima scuola nel nord Italia a diventare plastic free con l’introduzione delle borracce della scuola attraverso la partecipazione all’iniziativa del Ministero dell’Ambiente. Dalla Lombardia Il Genio del Sapone propone una soluzione semplice, che si propone di evitare l’inquinamento del mare causato dall’olio esausto: un sapone realizzato utilizzando l’olio di frittura.

InVento Innovation Lab, la prima B Corp che si occupa di education sui temi dell’imprenditorialità e sostenibilità ambientale, ha fondato nel 2017, in partnership con la community italiana ed europea delle B Corp, la prima iniziativa di imprenditorialità che mette in connessione la rete delle B Corp con le scuole per la creazione dei progetti di start up “migliori per il mondo”.  InVento Lab ha maturato un’esperienza pluriennale nello sviluppo di questo tipo di percorsi, avendo seguito 8.120 giovani e 108 scuole dal 2014 nello sviluppo di progetti di imprenditorialità “green” con valenza di ASL e ha partecipato allo sviluppo di percorsi imprenditoriali a livello internazionale. Membri del team InVento Lab hanno partecipato, come mentor, a prestigiosi programmi tra cui LaunchX di MIT e Start Up Training dell’Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano.

Le scuole e le società B Corp sono le protagoniste del primo programma partito in Italia e che mira a espandersi oltreconfine.

Durante l’evento finale, la Changemaker Competition, sono state presentate 22 start up realizzate dagli studenti che incarnano i valori B Corp sotto diversi aspetti: attenzione all’ambiente, alle partnership sui territori, agli stakeholder. La seconda edizione (anno scolastico 2018-2019) ha visto coinvolti 700 studenti appartenenti a più di 50 differenti classi, provenienti da 27 scuole diffuse su tutto il territorio nazionale. Le classi hanno presentato le loro startup in una competizione di pitch per aggiudicarsi il primo premio di miglior startup “B Corp School” e hanno mostrato ai giudici i prototipi dei loro prodotti o servizi. Tutto ciò grazie alla collaborazione di mentor provenienti dal mondo B Corp che hanno permesso di costruire imprese che facciano la differenza.

I numeri della Rete B Corp
Nel mondo
 sono 2788 le società che sono entrate a far parte della rete delle imprese B Corp e stanno misurando i propri impatti sui lavoratori, sul territorio, sulla società. L’Italia è uno dei paesi a maggior concentrazione di B Corp e Benefit corporation e, dal gennaio 2016, è anche il primo paese in Europa a introdurre la Società Benefit per consentire a imprenditori, manager, azionisti e investitori di proteggere la missione dell’azienda e distinguersi sul mercato attraverso una forma giuridica virtuosa e innovativa.

All’interno di questo scenario, in continua crescita, con un movimento globale di società che utilizzano il business come forza positiva verso il territorio e la società, si colloca la B Corp School di InVento Lab come motore e coinvolgitore dei giovani in questa evoluzione.

“La seconda edizione di B Corp School ha riscosso molto successo.” spiega Giulia Detomati, CEO di InVento Lab “Abbiamo ricevuto tantissime adesioni da parte di scuole e docenti che desiderano ripetere il percorso il prossimo anno. Manifestazioni di interesse ci sono giunte da ogni parte d’Italia, sintomo che il progetto sta scalando a livello nazionale. Siamo pronti ora ad aprire i confini ed espanderci anche in Europa. ”

L’Assessore del Comune di Milano, Cristina Tajani introduce la giornata e si rivolge ai ragazzi con queste parole “Mi auguro che questa sia, per voi ragazzi, un’occasione di incontro non estemporanea. Il Comune di Milano è vicino al lavoro di InVento Lab per far incontrare scuole e lavoro. Spero ci siano altre occasioni per incontrarci e per sviluppare le vostre idee anche attraverso gli strumenti che il Comune di Milano mette a vostra disposizione.”

“Siamo noi, l’Uomo Sapiens, il cataclisma naturale che ci potrebbe portare alla sesta estinzione di massa” inizia così il suo intervento Frank Raes, climatologo e ricercatore JRC.  “Non sono pessimista, ma sono possibilista. Vi voglio dire che abbiamo tutte le conoscenze per cambiare! Non si tratta di un cambiamento solo tecnologico o di modello di business, ma culturale. Cambiare per andare oltre il pensiero moderno, basato sulla separazione tra Natura e Umanità e che ci ha messo dentro una accelerazione non sostenibile. Questo cambiamento è in corso, e la prova ne siete voi."

“Siamo sulla frontiera” annuncia Roberto Cociancich, socio fondatore e consigliere di Assobenefit “Il mondo del profitto e il mondo del beneficio per la collettività sono stati messi in contrasto e contrapposizione per lungo tempo. Siamo quindi sulla frontiera di un futuro che vede al centro un nuovo modello di impresa che non ha come unico obiettivo quello di massimizzare il profitto, ma anche obiettivi di utilità sociale. Il compito dell'impresa quindi è quello di creare valore non solo per gli azionisti, ma a vantaggio di tutta la comunità attraverso azioni di tutela sociale e ambientale. Sono queste le società benefit.”

 I premi e le start up della Changemakers Competition
Quest’oggi sono stati assegnati 5 premi.
Il primo premio Miglior Startup B Corp School è stato assegnato a Redivivus della classe 4U Liceo Scientifico Marconi di Parma. “Per essere stati in grado, partendo da un’idea di prodotto semplice, di arrivare alla progettazione dell’intero processo produttivo, fino a diventare un’azienda. Un’idea già applicata in altri settori che è stata, in maniera intelligente e utile, riutilizzata. Per la sostenibilità dell’idea, la qualità dell’esposizione e dei materiali presentati.”

Premio B Circular a Il Genio del Sapone della classe 3B dell’Istituto Olivelli Putelli di Darfo “perchè, in primis, hanno deciso di affrontare un problema non noto, ma molto dannoso per l’ambiente che riguarda imprese e abitazioni private scegliendo di offrire un servizio di raccolta e un nuovo prodotto per la cura del corpo sostenibile e circolare.”

Premio SDGs a Plastophobic delle classi terze A, D, F e G del Liceo Ulivi di Parma “L’idea propone un nuovo modello di consumo e di produzione, eliminando un sovra packaging di cui non c’è necessità, contribuendo alla realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) 12 e 13. Tutti lo pensano, ma pochi per ora l’hanno fatto in modo semplice.”

Premio B Community a PortAmici della classe 2OP dell’Istituto Romani di Casalmaggiore “Risolve un importante problema di mobilità giovanile verso eventi (concerti, locali e discoteche) e di sicurezza tramite una piattaforma/app che disintermedia le richieste dei trasporti.

Premio della giuria popolare B (Pop)ular a BigAp della classe 3A dell’Istituto Racchetti-Da Vinci, Crema.

Il progetto, che ha ricevuto importanti riconoscimenti a livello nazionale e internazionale, è stato realizzato con il contributo di importanti imprese benefit e B Corp: Wekiwi, Nativa, Assimoco, Davines, Herbatint, International Napoli Network, Bottega Filosofica e B Lab. Il progetto è co-finanziato tramite il bando "B Circular, Fight Climate Change!", nell'ambito del progetto There isn’t a PLANet B!, co-finanziato dalla Commissione Europea nell'ambito del progetto DEAR (Development Education and Raising Awareness ), cordinato da punto.sud - Italia, supportato da Fondazione Cariplo e Fondazione CON IL SUD. Ha ricevuto il patrocinio del Comune di Milano e si inserisce nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2019 di ASviS, l’Alleanza per lo Sviluppo.

Milano, 6 Giugno 2019

 

Riccardo Casali 3°VRiccardo Casali

Parlaci di te!

Mi chiamo Riccardo Casali e frequento la 3°V, Scienze applicate, e, oltre a frequentare il Liceo, suono diversi strumenti musicali, quali il pianoforte, la chitarra e la tromba.

Come descriveresti il tuo carattere?

Sono sicuramente un ragazzo tranquillo e solare, ma talvolta anche lunatico: mi innervosisco facilmente e, quando mi arrabbio, non parlo con nessuno, ma, ciononostante, cerco sempre di fare lo spiritoso per tirare su il morale ai miei amici.

Quando hai iniziato a dedicarti alla musica?

Ho sempre avuto una grande passione per la musica; ho iniziato quando ero in prima media, quindi all'età di 11 anni. Mi sono formato autonomamente, pertanto mi piace definirmi un autodidatta!

Molto spesso, mi esibisco durante numerosi eventi popolari a Sissa, suonando pezzi generalmente jazz con la tromba. Mi esercito principalmente a casa, dove suono anche la chitarra e il pianoforte. Penso che la musica sia un ottimo modo per rilassarsi e distrarsi un po’, oltre che un grandissimo aiuto per comprendersi ed esprimersi al meglio, soprattutto per quanto riguarda noi ragazzi. È proprio per questo motivo che la consiglierei a tutti.

Purtroppo, però, non credo che intraprenderei una carriera musicale: preferisco continuare a suonare autonomamente, nel tempo libero. Spesso, infatti, è davvero molto difficile sfondare nel mondo della musica e preferirei che quella dimensione introspettiva che tanto mi piace non fosse messa in secondo piano.

Dunque, vorrei davvero che gli altri capiscano che una passione non deve necessariamente diventare una professione, anzi, ritengo che sia più importante conservare i benefici che essa ci dà a livello emotivo.

Quali sono le tue fonti di ispirazione nella musica?

Non ho una fonte di ispirazione principale, però, per quanto riguarda il pianoforte, mi piace molto Ludovico Einaudi.

Di solito, però, ascolto soprattutto Offset, Sfera Ebbasta e Dan Lewis, alcuni dei miei artisti preferiti.

Oltre allo studio e alla musica, cosa fai nel tempo libero?

Oltre a suonare e produrre, durante la settimana gioco a calcio a Felino, allenandomi 3 giorni su 7.

Guardo anche alcune serie tv, come ad esempio Vikings e Stranger Things. Le trovo davvero molto interessanti!

Ora, dicci qualcosa di più personale. Come dovrebbe essere la tua ragazza ideale?

Questa è una domanda un po' difficile… Onestamente non saprei, ma dovrebbe essere estroversa e socievole. Non attribuisco molta importanza a caratteristiche come, ad esempio, il colore dei capelli: non è l'essere bionda o mora a fare la differenza.

Durante un'uscita, dove porteresti la tua ragazza?

Attualmente non sono fidanzato, ma se dovessi uscire con una ragazza credo che la porterei in Cittadella oppure in centro città, per passare un po’ di tempo insieme.

Qual è la figuraccia più brutta che hai fatto?

Credo che la figuraccia peggiore di tutta la mia vita sia stata circa un anno fa. Ero uscito con la mia ragazza per fare un giro, ma, mentre eravamo insieme, abbiamo incontrato mia nonna. Si è fermata e ha iniziato a parlarci e a fare domande, non la smetteva più… è stata una situazione molto imbarazzante!

Infine, cosa pensi di fare nel futuro?

Finito il Liceo, mi iscriverò all'Università, dove studierò ingegneria meccanica o informatica. La mia materia preferita è, infatti, fisica, quindi mi piacerebbe continuare un percorso che contenga questa disciplina.

Isacco Bertè 5ªD 18 anniIsacco Bertè

Presentati!

Mi chiamo Isacco e sono uno studente della 5ªD, scientifico tradizionale. Posso dirmi decisamente molto orgoglioso e soddisfatto di aver scelto il “Marconi”.

Come ti descriveresti?

Sono molto estroverso e amo far divertire le persone il più possibile.

Perché hai deciso di candidarti come rappresentante d’istituto?

Da sempre, ho idealizzato la figura del rappresentante d’istituto come una persona in grado di dare il buon esempio, dando vita ad un senso di appartenenza maggiore all’interno della propria scuola. Fin da piccolo sono rimasto, infatti, molto affascinato dai racconti di mio padre, che è stato rappresentante d’istituto al “Romagnosi”.

Uno dei miei propositi per quest’anno era, certamente, l’incentivare tematiche di spessore, al fine di stimolare il dialogo e il dibattito tra noi ragazzi.

 

A proposito di dibattito, perché hai scelto di citare proprio Gramsci (“odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”)?

La sua è sicuramente una sentenza lapidaria, che dovrebbe suscitare una reazione da parte di ognuno di noi, siccome non si tratta di una semplice critica, bensì una chiara incitazione a prendere posizione. Ad oggi, credo proprio che ciò dovrebbe riflettere il modo di ragionare di tutti all’interno di una società.

Quali sono, secondo te, un pregio ed un difetto del “Marconi”?

Il pregio maggiore è, sicuramente, la figura centrale dello studente. Purtroppo, però, spesso, questa caratteristica non viene sfruttata appieno.

Per quanto riguarda il difetto, invece, parlerei, senza alcun dubbio, della difficoltà nel gestire il numero sempre maggiore di distaccamenti.

Hai qualche consiglio da dare ai Marconiani?

Si, consiglierei, innanzitutto, di apprezzare il più possibile gli aspetti positivi della nostra scuola.

In primis è, però, fondamentale stimolare la curiosità, avere tante idee e pensare in grande.

Quali credi che siano le principali caratteristiche che un rappresentante d’istituto debba avere?

Senso di iniziativa, capacità di coinvolgimento, tante idee, carisma e capacità di mediazione.

Cosa ti piace fare nel tempo libero?

Sicuramente, mi piace molto tenermi informato, ma un’altra mia grande passione è la cucina.

Inoltre, sono uno scout e faccio parte dell’Assistenza Pubblica.

Giulio Riccò 5ªS (scienze applicate)Giulio Riccò

18 anni

Presentati!

Mi chiamo Giulio Riccò e sono uno studente della 5ªS, scienze applicate, ma, oltre al “Marconi” frequento anche il Conservatorio, dove studio canto lirico.

Come ti descriveresti?

Sono sicuramente molto amichevole ed estroverso, mi piace socializzare con le persone!

Quando e come hai deciso di iniziare a frequentare il conservatorio?

Ho iniziato tre anni fa, quindi all’età di 15 anni, dopo aver passato l’esame come terzo su trenta e primo tra gli uomini.

Da piccolo, amavo molto i cartoni, quindi mia mamma, sentendomeli cantare, decise di farmi conoscere un coro di bambini. Entrai a farne parte e, grazie ad una collaborazione tra questo coro e il Teatro Regio, ho conosciuto l’opera, per poi decidere subito dopo di continuare con essa.

Quante volte a settimana studi al Conservatorio?

Le lezioni di canto ci sono una volta a settimana, mentre quelle di solfeggio due volte. Inoltre, ci sono anche i recuperi e i potenziamenti, quindi alla fine ho lezione praticamente tutti i pomeriggi e, a volte, anche la mattina, per questo qualche volta mi capita di dover saltare scuola.

Quando ti esibisci?

Quest’anno sono già tredici date, da aggiungere a quelle di aprile!

Il primo anno, quando iniziai a studiare, mi avevano già chiamato a Londra per esibirmi da solista nella Cattedrale di San Paolo e quello è stato davvero uno dei miei primi concerti seri.

Inoltre, da due anni ormai, mi esibisco al Festival Verdi al Teatro Regio e, ad Aprile, sarò all’Auditorium Paganini.

Qual è stato il tuo concerto preferito?

In realtà... tutti!

Se dovessi proprio sceglierne uno, però, sceglierei sicuramente quello a Londra.

Il concerto era stato organizzato da una comunità parmigiana trasferitasi lì negli anni Ottanta e per l’anniversario avevano deciso di ingaggiare un coro e me come solista.

Lo spettacolo più bello a cui hai assistito invece?

“Il Barbiere di Siviglia”, a cui ho assistito da bambino!

Continuerai a studiare musica dopo il “Marconi”?

Si, certamente!

Continuerò sicuramente con la lirica a livello professionale.

Oltre alla lirica, che tipo di musica ascolti?

Un po’ di tutto!

Di solito, quando si pensa ad un ragazzo che canta lirica, si tende a stereotiparlo molto.. a me, invece, piace ascoltare tutto: la trap, il rap, il raggaeton...

Come viene vista, secondo te, la musica classica dai ragazzi della nostra età?

Solitamente, viene sottovalutata tantissimo e si tende a giudicare chi se ne occupa come un tipo abbastanza “strano”. In realtà, invece, dipende solamente dalla predisposizione della voce che una persona può avere.

Personalmente, inoltre, quest’esperienza mi ha formato davvero molto.

Cosa ne pensi, invece, del rapporto che i ragazzi hanno con il mondo del teatro?

Secondo me, sarebbe molto utile che i ragazzi venissero a contatto più spesso col mondo del teatro, perché è una vera e propria riscoperta personale, che aiuta a formarsi al meglio e a crescere con degli ideali solidi.

A livello personale, il teatro mi ha anche dato la possibilità di riflettere sulle piccole cose e ad emozionarmi di più per ciò che spesso viene dato per scontato.

Cosa ti piace fare nel tempo libero?

Generalmente, passo del tempo con la mia ragazza oppure vado a vedere le partite del Parma, di cui sono un grande tifoso!

Liceo Scientifico "Guglielmo Marconi" di Parma - Erasmus +

Liceo Marconi di Parma - DELE

Liceo Scientifico "Guglielmo Marconi" di Parma - SIELE

Liceo Scientifico "Guglielmo Marconi" di Parma - DELF

Liceo Scientifico "Guglielmo Marconi" di Parma - Cambridge Qualifications

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